In arrivo buone notizie per chi compila il modello 730, da oggi non servirà più recarsi al CAF o dal commercialista.
L’appuntamento fiscale più temuto dell’anno è sicuramente la compilazione del modello 730, ovvero la dichiarazione dei redditi dedicata ai lavoratori dipendenti e pensionati. Con l’introduzione del modello 730, il contribuente non deve eseguire calcoli e ottiene il rimborso dell’imposta direttamente nella busta paga o nella pensione. Il modello è già utilizzato da oltre 20 milioni tra lavoratori dipendenti e pensionati.
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Utilizzare la dichiarazione 730, rispetto al modello Redditi PF, presenta alcuni vantaggi non indifferenti, in quanto i rimborsi e gli addebiti vengono effettuati direttamente sulla busta paga, sulla rata della pensione o tramite un accredito sul conto corrente. In questo modo, il contribuente avrà tutta la comodità di gestire le tasse e di ricevere direttamente il rimborso, evitando altre operazioni extra.
Per presentare la dichiarazione dei redditi dell’anno, il contribuente può rivolgersi ad un CAF dipendente o a un professionista abilitato, come il proprio commercialista. In alternativa, la dichiarazione può essere inviata tramite il Sostituto d’imposta, ovvero il datore di lavoro o l’ente pensionistico, nel caso quest’ultimo abbia comunicato di prestare assistenza fiscale. I contribuenti con redditi di lavoro dipendente e redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, possono utilizzare il modello 730 precompilato o ordinario, compilando direttamente online.
Modello 730 fai da te: novità per molti contribuenti
A partire dalla finestra fiscale di maggio 2024, assisteremo ad un’allargamento della platea della dichiarazione dei redditi semplificata (e fai da te), a seguito del decreto attuativo della Delega fiscale sulla semplificazione degli adempimenti, approvato in definitiva dal Consiglio dei ministri e firmato dal presidente della Repubblica. I contribuenti con una propria posizione Iva (anche se nel regime forfettario) come i lavoratori autonomi, gli imprenditori e i professionisti, dovranno continuare a utilizzare il modello Redditi.
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Per chi non ha la partita Iva, il modello 730 diventerà lo strumento per dichiarare altri redditi, che finora non erano compresi nel perimetro, come redditi di natura finanziaria o investimenti all’estero. I contribuenti in possesso di un sostituto d’imposta, che effettuano rimborsi o conguagli, potranno avvalersi della possibilità di presentazione senza sostituto chiedendo all’Agenzia delle Entrate il rimborso. Con questa manovra, la platea delle dichiarazioni dei redditi tramite modello 730 si espande di oltre 5 milioni di contribuenti, pari al 59% dei soggetti che attualmente presentano il modello Redditi PF.