Il riso andrebbe lavato prima di cuocerlo oppure si può mettere così? Finalmente è arrivata la risposta, fate attenzione a questi casi: ecco che cosa sapere.
Sono moltissimi gli alimenti consumati in moltissimi paesi del mondo, il più utilizzano in cucina però è il riso dato che viene mangiato in oltre 100 paesi. Nonostante ciò, ci sono alcune curiosità che non tutti conoscono.
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Le origini del riso sono di una vasta regione che si estendeva dalla Cina meridionale all’India orientale. Rapidamente si è diffuso in altri continenti come l’Africa e ovviamente l’Europa, diventando il primo cereale ad essere coltivato e consumato, diventando il preferito anche a discapito del frumento.
Attualmente il riso è coltivato in quasi tutti i paesi del mondo, in Italia le regioni in cui viene prodotto sono il Veneto, la Lombardia, il Piemonte, l’Emilia Romagna, la Toscana, la Calabria e la Sardegna. Sul mercato ci sono più di 40mila varietà, anche se nei supermercati arrivano solo una parte. Ogni varietà ha sapore, caratteristiche e cottura diverse.
Riso lavato prima di cuocerlo: parla l’esperto
Per preparare il riso ci sono moltissimi modi, c’è chi lo ama bollito e chi a risotto, mentre c’è chi lo mangia in brodo e chi al forno. In ogni caso, prima di cuocere il riso è importante lavarlo per eliminare sporcizia e polvere. A svelarlo è stato l’agronomo Daniele Paci in un’intervista rilasciata al magazine Today.
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L’agronomo ha spiegato che lavare il riso è necessario non solo per togliere polvere e sporcizia, ma anche per altri motivi che non si può non tenere in considerazione. Tra le ragioni principali c’è quella che riguarda il miglioramento del gusto e la riduzione della presenza di amido.
L’esperto ha sottolineato che questo processo è fondamentale anche per quanto riguarda l‘eliminazione delle microplastiche che derivano dall’uso della plastica nella consistente catena di approvvigionamento alimentare. È stato confermato che lavare il riso elimina fino al 20% della plastica. Un’altra ragione per lavarlo è la rimozione dell’arsenico che viene assorbito dal riso durante il raccolto.
L’agronomo ha poi fatto una distinzione tra riso bianco e riso integrale, che hanno bisogno di essere lavati ma c’è una cosa ulteriore che bisogna fare:
- Riso integrale: deve rimanere ammollo per 12 ore circa, per ridurre le sostanze anti nutrizionali.
- Riso bianco: non ha bisogno di rimanere ammollo.
L’agronomo ha poi suggerito che il modo migliore per lavare il riso è metterlo in una bacinella dove si aggiunge l’acqua, in seguito agitare bene e poi togliere l’acqua. Questa operazione deve essere ripetuta fino a quando l’acqua rimane limpida.