Il conduttore de L’Eredità trattiene a stento l’emozione: “Se ne sta andando”, lacrime e commozione per lui.
Dati alla mano la scommessa della Rai si sta rivelando vincente. Il dietrofront su Pino Insegno ha portato al timone de L’Eredità Marco Liorni, che fino a poco tempo fa guidava l’altro quiz amatissimo dal pubblico ovvero Reazione a catena. Gli ascolti stanno dando ragione all’emittente, che visti i risultati ottenuti dal presentatore finora ha deciso di dargli una chance. Per il 58enne si è trattato di un momento cruciale, l’ennesimo spartiacque nella sua vita.
Nell’intervista concessa ai microfoni del settimanale Tv, Sorrisi e Canzoni ha provato a ripercorrere le tappe che l’hanno condotto fino a lì, partendo dallo ‘sgombero’ dello studio di Napoli dove si registra il suo fortunato game show. La stagione si è conclusa, Liorni ha già accettato la proposta di Viale Mazzini: “Stavano smontando tutto. Lo studio prima era colorato, pieno di persone e di pubblico e c’erano anche i concorrenti, mentre quel giorno c’erano solo silenzio, luci al neon e qualche operaio”.
Marco Liorni dopo l’addio a Reazione a catena: “Un pezzo di vita che se ne va”
All’inizio era titubante, quando nel 2019 la Rai gli propone di mettersi al timone di Reazione a catena e di raccogliere il testimone lasciato da Gabriele Corsi dopo la dodicesima stagione. Da lì una cavalcata trionfale, Marco Liorni ha trasformato la trasmissione in una macchina perfetta, macinando sempre più ascolti edizione dopo edizione. Poi il colpo di scena: la poltrona de L’Eredità rimane vuota.
Si pensa, dapprima, ad un clamoroso ritorno di Flavio Insinna, che nel frattempo è tornato alla sua grande passione ovvero la recitazione, infine la soluzione interna. Liorni è l’uomo giusto, l’emittente ne è convinta e ora i numeri le danno ragione. E il pubblico, ovviamente, apprezza. Una scelta dolorosa per il conduttore che ha dovuto lasciare quella che è stata la sua casa per quattro lunghi anni: “Sono quegli istanti in cui pensi che un pezzo della tua vita se ne sta andando e ti viene una grande malinconia. Quell’attimo di commozione nell’ultima puntata è servito a sciogliere la tensione che si era creata”.
