Tempo di Saldi ma anche di potenziali truffe e comportamenti scorretti da parte di negozianti e siti; ecco come difendersi.
Gli italiani stanno cominciando a fare shopping a prezzi scontati, o si stanno preparando. La stagione dei Saldi Invernali 2024 è ufficialmente iniziata, e le stime indicano che almeno 9 milioni di famiglie ne approfitteranno.
I negozi, sia fisici che online, stanno sponsorizzando il ribasso dei prezzi si attendono incassi record anche quest’anno. Secondo l’ISTAT almeno un acquisto su 5 sarà fatto online e il budget per famiglia investito nello shopping sarà di circa 180 euro.
Ma insieme ai grandi affari si possono anche incontrare truffe e comportamenti non trasparenti, e dunque la le associazioni dei consumatori divulgano un prezioso vademecum per tutelarli. Ecco a cosa prestare attenzione.
10 consigli per non farsi fregare durante i Saldi di fine stagione, né in negozio né online
I truffatori sanno bene come arrivare ai portafogli dei consumatori, soprattutto online. Chi sceglie di fare acquisti in rete dovrà adottare alcune strategie in più durante i saldi.
Innanzitutto il consiglio è quello di rinnovare la sicurezza dei dispositivi, con un buon antivirus. Quando poi si cercano i prodotti o i brand, bisogna digitare le parole chiave con maggior completezza, perché anche i venditori disonesti usano le indicizzazioni per comparire prima sui motori di ricerca.
Online è un po’ più difficile, poi, valutare l’oggetto in vendita, perché non si può toccare con mano e non si può vedere bene tutto il cartellino. I siti sicuri danno sempre descrizioni accuratissime degli articoli in vendita, sia testuali che sotto forma di immagini.
Infine, le regole di controllo sulla serietà del sito valgono sempre, e per quanto riguarda i ribassi dei prezzi il consiglio è di diffidare degli sconti che superano il 60%. Attenzione poi alle spese di spedizione, spesso nascoste o poco chiare, che alcuni sfruttano per vanificare, di fatto, lo sconto applicato.
Se invece ci rechiamo nei negozi fisici, possiamo andare incontro a pratiche scorrette da parte dei commercianti. Per prima cosa è bene ricordare che la dicitura “la merce a saldo non si cambia” è irregolare. Il consumatore ha sempre diritto al cambio/rimborso, entro 14 giorni, e in alcuni casi anche entro 60, soprattutto se il capo o articolo è difettato.
Sempre in negozio, spesso i venditori impediscono di far provare i capi d’abbigliamento, e anche in questo caso commettono un illecito verso i consumatori. Il cliente ha sempre diritto alla prova.
Diffidare anche dei negozi che coprono le vetrine coi cartelloni e non mostrano la merce in svendita, così come di articoli a saldo mescolati con quelli a prezzo pieno, o che non riportano tutte le informazioni nel cartellino. Il prezzo iniziale deve essere chiaro, così come la percentuale di sconto e il prezzo finale scontato.
Purtroppo la pratica di gonfiare i prezzi iniziali per poi proporre sconti di fatto fasulli è ancora molto frequente; per difendersi da questo fenomeno è consigliabile fare un giro nei negozi prima che inizino i saldi.