Mutui: se la banca fallisce è un bene o un male? Cosa sapere subito

Cosa accade ad un mutuo nel momento in cui la banca in cui il contratto è stato sottoscritto, fallisce? Vediamolo insieme.

Molti sono gli italiani che, per acquistare una casa, decidono di sottoscrivere un mutuo. Una soluzione preferita da molti anche perché non è sempre riuscire a pagare in un’unica soluzione il costo di un immobile. Ma cosa accade nel momento in cui l’ente bancario fallisce?

fallimento banca, è un bene per i mutuatari?
Cosa succede a chi ha sottoscritto un mutuo se la banca che l’ha concesso fallisce? – fullmagazine.it

Visti i precedenti, potrebbe essere questa una domanda che in molti si sono posti anche perché non sempre si sa come muoversi in casi del genere. Ma cosa accade in queste situazioni? Trovarsi di fronte ad un evento del genere è un qualcosa di positivo oppure no? Scopriamolo insieme nel testo che segue.

Fallimento di una banca in cui si è sottoscritto un mutuo: ecco che cosa accade

Sappiamo bene che il mutuo risulta essere un impegno finanziario molto importante in cui bisogna prendere tutto con molta attenzione a partire dalla gestione fino al pagamento delle varie rate.

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Solitamente il debito viene rilevato da un altro gruppo bancario: questo offre una possibilità di migliorare le condizioni contrattuali – fullmagazine.it

In ogni caso, l’instabilità di alcune banche tra cui anche la Silicon Valley Bank, la Credit Suisse, alla First Republic Bank e la Signature Bank, ha dato vita a numerose preoccupazioni riguardo ai mutui e a cosa potrebbe accadere in futuro. E quindi da qui la domanda: cosa accade al mutuo e ai propri risparmi nel momento in cui una banca fallisce?

Sino ad otto anni fa, ossia il 2015, nel momento in cui una banca andava in default era la Banca d’Italia ad intervenire mentre il mutuatario si trasforma quindi in debitore dello Stato. Ma nel momento in cui è entrato in vigore il decreto “Salva banche” l’ipotesi di liquidazione della banca e di commissariamento da parte del tribunale, diventa un’ipotesi estrema.

In linea di massima, nel caso in cui una banca è in difficoltà, questa viene acquistata da un gruppo bancario nuovo e i mutuatari continuano a pagare il mutuo basandosi sulle condizioni stabilite in precedenza. Nel momento in cui tutto ciò non avviene, è il tribunale ad intervenire per recuperare tutti i crediti del cliente mentre il mutuatario sarà obbligato a rispettare il piano di ammortamento sottoscritto in precedenza mentre il debito non sarà annullato.

Quindi, il mutuatario può approfittare della situazione per andare a rinegoziare il mutuo con il nuovo istituto oppure richiedere la portabilità attraverso la surroga. Nel caso in cui il mutuatario si trova già in difficoltà nel pagare le rate del mutuo e la banca si trova di fronte ad una situazione di fallimento, le cose si complicano ancora di più.

In ogni caso, se una banca va ad acquistare un’altra fallita, potrebbe anche scegliere di rivalutare i crediti deteriorati con un valore più basso di quello nominale. In casi del genere, il mutuatario potrebbe avere la possibilità di negoziare con la nuova banca, un accordo a saldo e stralcio in modo da riuscire a estinguere il debito.

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