Bonus in busta paga da gennaio, le voci da controllare per verificare che ci siano tutti gli importi

Attenzione agli extra previsti sulla busta paga di gennaio: come verificare che siano tutti presenti e che risultino corretti.

Con l’anno 2024 arriveranno ad una importante quantità di lavoratori una serie di bonus e benefit di vario tipo in busta paga. Le novità sono indicate nella Manovra 2024 e fanno capo ad importi che saranno corrisposti direttamente sulla busta paga dei dipendenti. Ragion per cui è bene anzitutto conoscere quali saranno i bonus in questione legati alle nuove misure in ambito lavorativo, dall’altro capire come verificare che tutti gli importi siano stati erogati correttamente. Ecco dunque a che cosa prestare attenzione.

Legge di bilancio e bonus in busta paga: le novità
Bonus in busta paga dal 2024, che cosa è previsto (fullmagazine.it)

Dal 1° gennaio 2024 in poi tante saranno le novità per i lavoratori a partire dai bonus agli sgravi, dai premi ai nuovi fringe benefit, dai sussidi ai congedi. Si tratta in molti casi di misure già presenti ma che potrebbero variare per quanto riguarda le somme corrisposte o i limiti di reddito per ottenerle.

Legge di Bilancio 2024, tutte le novità in busta paga tra bonus e detassazione

Vi sono poi anche importanti incentivi che non saranno più disponibili a partire dal 2024 e due di essi riguardano le assunzioni agevolate: spariranno infatti sia la decontribuzione per l’assunzione di under 36 che per le donne ed al loro posto verrà introdotta, per le assunzioni a tempo indeterminato, una super deduzione.

Incentivi cancellati, riconfermati e aggiunti: le novità
Tante novità per i lavoratori nel 2024 (fullmagazine.it)

La misura rientra nel contesto “più assumi, meno paghi” che l’esecutivo ha avviato a partire dal 2022: si prevede per le nuove assunzioni stabili una deduzione pari al 120% e per specifiche categoria di lavoratori “molto svantaggiati” una deduzione del 130%.

Nel pacchetto lavoro inserito nella Legge di Bilancio una delle riconferme più attese è sicuramente il taglio del cuneo fiscale, rinnovato e previsto fino a 35mila euro. Solo questa misura vale 10 miliardi di fatto riconfermando quanto già previsto nella seconda metà del 2023: per redditi fino a 25mila euro la riduzione della quota di contributi a carico dei lavoratori sarà del 7% scendendo al 6% per i redditi fino a 35mila euro. Mentre per le lavoratrici con almeno due figli è previsto un esonero totale della quota di contributi fino al decimo anno di età del figlio minore (e, nel caso di almeno tre figli, fino alla sua maggiore età).

Proseguiamo con i premi di produttività, con la proroga della tassazione agevolata al 5% prevista fino a somme di 3000 euro e redditi fino a 80mila euro. Per quanto riguarda i fringe benefit invece verrà aumentata la soglia della detassazione passando da 258 a 1000 euro, 2000 euro per i genitori con figli a carico.

Stanziando 7 miliardi sono stati finanziati i rinnovi contrattuali dei dipendenti pubblici con misure quali la detassazione di straordinari e speciali premi di risultato. Ancora, viene confermata per quanto riguarda il congedo parentale l’indennità all’80% di uno dei mesi di congedo aggiungendo un altro mese con indennità al 60%. Una maggiorazione rispetto all’indennità applicata a mensilità già previste e che scatterà solo nel caso in cui il congedo verrà preso prima che il bimbo compia 6 anni.

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