Qual è il significato della lettera “A” riportata sulla Disability Card e quali differenze comporta rispetto alla carta standard? Scopriamolo insieme.
La Disability Card, o anche Carta Europea della Disabilità, è un documento riconosciuto all’interno dell’intera Unione Europea che attesta il tipo di invalidità di una persona e che sostituisce tutta la documentazione che fino ad ora si rendeva necessaria per certificare e dimostrare la disabilità di cui si è portatori: in altre parole, al posto di voluminosi e pesanti plichi e faldoni, oggi il disabile può utilizzare in tutta Europa una tessera che contiene tutto lo storico della propria invalidità.
In Italia la carta viene emessa e rilasciata gratuitamente dall’INPS. Possono ottenerla, a seguito di regolare avanzamento di domanda, persone con un livello di invalidità certificato pari o superiore al 67%, persone non vedenti, persone affette da sordità, cittadini inabili alle mansioni e titolari di trattamenti di privilegio ordinari e di guerra, persone che abbiano riportato un’invalidità sul lavoro superiore al 35%, cittadini certificati dalla Legge 104 (articolo 3, comma 3) e cittadini che ricevono un’indennità di accompagnamento.
Ed è proprio quest’ultima categoria che comporta l’indicazione sulla tessera di un’informazione aggiuntiva rispetto a quella standard: ovvero l’inclusione della lettera “A” ad indicare che il disabile necessita di un accompagnatore o di un sostegno di tipo assistenziale specifico e di maggiore intensità. In quali situazioni viene quindi applicata e cosa comporta?
Quando viene applicata la lettera A sulla carta e che cosa comporta
Sono quattro le circostanze in cui ad un disabile accompagnato viene riconosciuta la cosiddetta “maggiore intensità di sostegno”, indicata con la lettera A sulla carta, ovvero: i disabili non vedenti; i disabili che soffrono di sordità di tipo prelinguale (affetti quindi da una sordità che, essendo congenita oppure essendo stata acquisita durante l’età dello sviluppo, ha compromesso l’apprendimento del linguaggio parlato); i minori a cui sia riconosciuta un’indennità di frequenza; ed i disabili non autosufficienti.
Questa indicazione, invece, non viene apposta in due casi specifici: in caso di invalidità parziale, oppure anche con invalidità al 100% ma senza indennità di accompagnamento. Cosa comporta dunque essere in possesso di questa indicazione? Ebbene, la lettera A consente di ottenere tutte le agevolazioni previste per i disabili che necessitino della presenza di un accompagnatore che fornisca loro maggiore intensità in termini appunto di sostegno.
Ad esempio, il disabile può viaggiare sui treni nazionali e sui Freccialink gratuitamente, così come il suo accompagnatore. Ed è l’INPS che certifica la condizione, una volta recuperate tutte le informazioni in suo possesso riguardo al tipo di disabilità sofferta dal cittadino, incrociando le verifiche anche con i casellari in possesso dell’INAIL per le invalidità da lavoro. Per maggiori informazioni ed approfondimenti, è consigliabile visitare il sito web dell’Istituto o recarsi presso uno sportello attivo sul territorio.