Allarme alimentare in Italia: antibiotici nei prodotti analizzati, la lista di quelli a rischio

In Italia è in atto un vero e proprio allarme alimentare per via della presenza di antibiotici nei prodotti analizzati. Ecco la lista completa di quelli a rischio.

Quando ci si reca al supermercato a fare la spesa è importante fare attenzione ai prodotti che si decide di acquistare. A tal proposito, è importante sapere che è in atto un vero e proprio allarme alimentare nel nostro Paese per via della presenza di antibiotici all’interno di alcuni prodotti analizzati.

Allarme alimentare in Italia
In Italia, è in atto un vero e proprio allarme alimentare – Fullmagazine.it

Ciò detto, di seguito approfondiremo la questione fornendovi una lista completa di quelli che sono i prodotti a rischio. Grazie alle informazioni che stiamo per fornirvi sarà possibile evitare problemi di salute anche molto seri. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Allarme alimentare in Italia, ecco cosa sapere

Le autorità sanitarie hanno condotto quasi 500mila analisi sui prodotti di origine animale. Ciò che è emerso è un dato piuttosto preoccupante che di fatto ha spinto gli esperti a parlare di un vero e proprio allarme alimentare.

Allarme alimentare in Italia
I prodotti di origine animali possono contenere antibiotici e farmaci – Fullmagazine.it

Dalle analisi di cui sopra, infatti, è emerso che nella gran parte dei suddetti prodotti sono presenti antibiotici e farmaci che rappresentano un potenziale pericolo per la salute dell’uomo. In particolare, i risultati sono stati comunicati dal Ministero della Salute e si riferiscono all’anno 2022.

Essi rivelano che i prodotti di origine animale contengono per la maggior parte coloranti, antibiotici, cortisonici, aflatossine ed estrogeni. Va detto però che solamente 19 sono stati i campioni risultati irregolari e dunque solamente lo 0,07 % del totale.

Nello specifico, le analisi hanno riguardato ogni tipologia di animali, dai suini ai bovini, dai volatili alla selvaggina, ai pesci e derivati. Le irregolarità riscontrate sono risultate maggiori nel settore dell’acquacoltura e a seguire quello dei bovini, dei suini e, infine, dei volatili da cortile.

Le indagini hanno spinto le autorità ad avviare anche azioni penali, in particolare due avviando anche la procedura di dichiarazione di non idoneità al consumo dei prodotti oggetto delle analisi. Alla luce di quanto appena detto dunque è evidente che seppur al ribasso, la percentuale di irregolarità relativamente ai prodotti italiani di origine animale continua ad essere elevata.

Di conseguenza, bisogna fare molta attenzione quando si acquistano questi prodotti al supermercato ed assicurarsi che non vi sia la presenta di farmaci all’interno delle carni, tra cui antibiotici e cortisonici. In caso contrario, infatti, il rischio per la propria salute può essere anche molto grave soprattutto in seguito ad un consumo eccessivo di prodotti animali contaminati.

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