Nella busta paga del 2024 arrivano sei nuovi bonus e aumenti. Le cifre iniziano ad essere ragionevoli per alcuni lavoratori: ecco che cosa sapere e quali sono le novità.
Seppur non è ancora definitiva, l’approvazione del governo della Legge di Bilancio 2024 porterà dei cambiamenti anche nel mondo del lavoro. Il prossimo anno ci saranno degli aumenti degli stipendi dietro ad alcune agevolazioni che si applicheranno in busta paga.
La manovra finanziaria approvata lo scorso ottobre ha visto diverse conferme, ma altrettante novità, soprattutto per quanto riguarda le lavoratrici mamme, le quali avranno una retribuzione più alta rispetto all’anno che sta per terminare. Nel dettaglio, ci saranno da tenere d’occhio sei nuovi bonus che porteranno benefici ai lavoratori.
Tra le novità ci saranno anche diversi aumenti in busta paga. Ancora fermo l’esecutivo in tema di salario minimo, dato che per il momento il governo ha deciso di non creare una legge nazionale che fissa una soglia minima contributiva per ogni lavoratore.
Busta paga 2024: novità nello stipendio
I lavoratori potranno beneficiare di sei agevolazioni. Il primo è lo sgravio contributivo applicato agli stipendi con importo inferiore a 2.692 euro lordi. Una manovra che taglia la quota contributi che altrimenti sarebbe stata dovuta dai lavoratori. Tra le novità c’è lo sgravio contributivo mamme, grazie al quale le lavoratrici che hanno almeno due figli a carico saranno esenti nel pagare i contributi.
Bisogna segnalare che l’anno prossimo ci sarà una nuova aliquota Irpef che sarà applicata nel secondo scaglione di reddito, ovvero quella compresa tra i 15mila e i 28mila euro lordi, e che passa dal 25% al 23%. In tal senso ne risulterà un risparmio del 2% in busta paga.
È stato confermato il trattamento integrativo 100 euro, conosciuto anche come Ex bonus Renzi, per i lavoratori che non superano i 15mila euro di reddito annuali. È una misura che in pratica spetta a coloro che hanno uno stipendio lordo mensile di almeno 650 euro e non superiore ai 1.153 euro.
Per quanto riguarda i fringe benefit ci sono due novità: il limite d’importo annuale sale da 1.000 euro a 2.000 euro per i lavoratori con i figli; è previsto il rimborso non solo per le bollette, ma anche quello per il canone di locazione o per gli interessi del mutuo. A discrezione del datore di lavoro sono previsti sempre i premi di produttività che possono far aumentare gli stipendi. Si tratta di compensi erogati entro un limite di 3.000 euro annui.