Il pagamento del bollo auto non è sempre dovuto. A particolari condizioni è possibile ottenere l’esenzione e risparmiare, così, molti soldi.
Il bollo auto è la tassa per il possesso di un veicolo il cui importo varia in base alla potenza effettiva del motore.
Quando si parla di bollo auto gli italiani usano storcere la bocca. Non pagano volentieri questa tassa considerando le spese a cui vanno già incontro quando si parla di un veicolo. Assicurazione, carburante, revisione, tagliando sarebbero già sufficienti a detta degli automobilisti come spese svuota conto. In più si aggiunge un’odiata tassa sulla proprietà ad aggravare gli oneri per i cittadini.
Il bollo viene corrisposto una volta all’anno. Entro la scadenza occorre pagare la somma dovuta per non incorrere in sanzioni e interessi. L’importo varia in base alla potenza della vettura espressa in kilowatt o cavalli e alla classe ambientale. Il calcolo può essere effettuato anche online avvalendosi del servizio ACI o dell’Agenzia delle Entrate. In media gli italiani pagano tra i 100 e i 400 euro all’anno. Una bella spesa che può essere annullata.
Chi è esente dal pagamento del bollo auto: attenzione ai dettagli
I beneficiari della Legge 104 possono approfittare dell’esenzione dal pagamento del bollo auto. Dovranno essere in possesso di veicoli di potenza inferiore a 2 mila centimetri cubici se con motore a benzina, a 2.800 centimetri cubici se con motore diesel o con potenza entro i 150 kW con motore elettrico.
L’esenzione spetta sia se l’auto è intestata alla persona con disabilità sia se l’intestatario è un familiare che lo ha fiscalmente a carico (reddito entro i 2.840,51 euro se over 24 o sotto i 4 mila euro se under 24). Se il disabile ha più veicoli, potrà ottenere l’esenzione solo per uno di essi indicandone la targa al momento della presentazione della documentazione.
Il primo anno la persona con disabilità deve, dunque, presentare all’Ufficio competente la documentazione attestante l’handicap entro 90 giorni dalla scadenza del pagamento del bollo auto. Una volta riconosciuta, l’esenzione rimarrà valida per gli anni successivi senza ripresentazione dell’istanza. Nel momento in cui dovessero venire meno le condizioni che danno accesso all’agevolazione, il disabile dovrà immediatamente comunicarlo presso lo stesso ufficio che ha concesso il beneficio.
Hanno accesso all’esenzione
- i soggetti con impedite o ridotte capacità motorie permanenti,
- gli invalidi con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni,
- le persone con handicap psichico o mentale talmente grave da aver comportato il riconoscimento dell’indennità di accompagnamento,
- i non udenti,
- i non vedenti.