Decreto energia, batosta per gli italiani: non ci sarà la proroga

Con l’ultimo decreto energia arriva l’ennesima batosta per gli italiani. Il Governo rinuncia alla proroga: cosa cambia per i cittadini. 

Si avvicina la fine del mercato tutelato per tutti i cittadini italiani. Grazie al Decreto energia  infatti l’Italia si troverà costretta ad accettare le norme imposte dall’Unione Europea per accedere al nuovo tranche di pagamenti del Pnrr. Sono diverse quindi le novità: che cosa cambia.

Decreto energia
Ufficiale il decreto energia da parte del Governo – Fullmagazine.it

Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al nuovo decreto Energia, aprendo la strada a significativi cambiamenti nel panorama energetico italiano. La decisione principale riguarda la fine del mercato tutelato, una mossa strategica per adempiere agli impegni presi con l’Unione Europea nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Questo decreto, senza sorprese, stabilisce che dal 1° gennaio 2024 il regime di massima tutela per il gas giungerà a conclusione, mentre per l’elettricità questa transizione sarà effettiva a partire da aprile.

Con questa decisione, si conclude un’“era energetica” che ha caratterizzato il panorama italiano per anni e che ha garantito alle famiglie italiane un prezzo unico e trasparente nelle bollette energetiche. Il passaggio al mercato libero apre nuove prospettive e sfide per i consumatori, con una maggiore varietà di offerte e fornitori tra cui scegliere.

Decreto energia, tutti i cambiamenti per gli italiani: cosa bisogna sapere

Un aspetto chiave di questo cambiamento è rappresentato dalle aste attraverso le quali gli operatori si aggiudicheranno i contratti delle famiglie che dovranno migrare dal tutelato al libero mercato. La distribuzione dei clienti tra i vari operatori sarà basata su criteri specifici e le aste sono già oggetto di discussione e ricorsi da parte di alcuni soggetti esclusi.

Decreto energia
Che cosa cambia con la fine del mercato tutelato – fullmagazine.it

Il passaggio vero e proprio dei consumatori verso il libero mercato avverrà a metà del 2024, con l’Italia sta attualmente dialogando con l’Unione Europea per garantire che questa migrazione possa avvenire in modo fluido e conforme alle linee guida del PNRR. Si sta considerando una transizione graduale con un prezzo calmierato, un passo che potrebbe essere implementato in una fase successiva.

Il decreto include anche misure aggiuntive, come un fondo annuale di 350 milioni di euro per Regioni e Province Autonome fino al 2032. Questo fondo è destinato a “misure di compensazione e riequilibrio ambientale e territoriale” in risposta all’installazione di impianti rinnovabili in aree idonee. Inoltre è previsto un sistema di incentivi per circa 3800 imprese ad alto consumo di energia, come quelle nei settori chimico, vetro e tessile.

Queste aziende potranno ricevere fondi dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE) per la costruzione di impianti, con restituzione diluita su un periodo di venti anni. Infine il decreto semplifica anche le procedure per il geotermoelettrico e offre supporto all’eolico galleggiante, con la creazione di centrali eoliche offshore in due aree portuali del sud Italia.

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