L’influenza H1N1 sta mettendo ko milioni di italiani. Molti parlano di febbre suina ma occorre prestare attenzione alle differenze nella sintomatologia.
Nel 60% dei campioni isolati nelle ultime settimane si è rilevato il ceppo di influenza H1N1. Il virus ha causato anche due decessi a Vicenza e si sta diffondendo la voce che si tratti di influenza suina come accaduto diversi anni fa.
Milioni di italiani hanno passato il mese di dicembre influenzati, festività incluse. Le persone lamentano un malessere molto forte e che si protrae a lungo con effetto long flu. C’è chi dice che l’infezione è peggio del Covid e fatica a riprendere la normale vita quotidiana. Tra i campioni isolati nelle scorse settimane si è riscontrato un alto tasso di virus H1N1, un ceppo influenzale forte che in tanti hanno definito virus della suina.
Secondo Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario del Galeazzi di Milano, si tratta di una conclusione legata ad un errore accaduto nel 2009 quando per la prima volta si è isolato il virus originario dell’A/H1N1. Una ricombinazione di virus umani e animali riscontrata in un suino che, però, a detta di Pregliasco ha caratteristiche diverse dai virus zoonotici che si adattano all’uomo. Il rimescolamento è di virus umani con altri nell’animale. Si chiama A/H1N1 e non virus della suina.
Differenza tra influenza H1N1e aviaria, i sintomi da riconoscere
L’aviaria è un virus che circola tra gli animali e gli uccelli e che raramente passa all’uomo. Nei pochi casi in cui accade il passaggio animale-uomo provoca sintomi blandi che rimangono nella famiglia dell’allevatore, senza diffondersi. Quello attualmente in circolazione non è il virus della suina ma l’H1N1.
L’influenza può avere effetti molto pesanti specialmente sui soggetti fragili arrivando a provocare anche la morte di malati o anziani con problematiche pregresse. Un vaccino è stato preparato con riferimento al capostipite dell’A/H1N1 e riadattato in base alle varianti in circolazione. Ricordiamo che al momento i virus presenti nell’aria sono tantissimi anche se predomina questo virus respiratorio sinciziale che provoca principalmente bronchioliti nei bambini.
Tosse, faringite, rinorrea, malessere, astenia, febbre, problemi respiratori sono i sintomi dell’influenza H1N1 che possono rivelarsi fatali nei soggetti deboli e immunodepressi. I contagi sono rapidi e la mancata vaccinazione – secondo Andreoni la campagna è stata insufficiente – ha creato una situazione di emergenza nei pronto soccorso e non solo. I medici di base sono contattati ogni giorno da tantissimi pazienti, devono far fronte a numerose visite domiciliari e i tempi di attesa per un esame si sono allungati notevolmente.