Gli esperti avvertono che i bambini dovrebbero evitare di stare davanti a uno schermo fino a una certa età: “Implicazioni importanti”.
Ormai si nasce praticamente con lo smartphone in mano. Sin da piccolissimi i bambini sono abituati a interagire con tutti (o quasi) i dispositivi tecnologici a disposizione degli adulti. Anzi, spesso a pochi anni di età sono molto più bravi dei loro genitori a districarsi tra app, password, download e video. Ma c’è un rovescio della medaglia che, se trascurato, può costare molto caro.
Ai bambini dovrebbe essere vietato nel modo più assoluto di stare davanti a uno schermo fino all’età di 3 anni, in quanto c’è il rischio che la cosa porti a ritardi nello sviluppo, secondo un nuovo studio pubblicato sull’autorevole rivista JAMA Pediatrics. I ricercatori della Drexel University hanno scoperto che i neonati e i bambini piccoli esposti a un qualsiasi monitor hanno maggiori probabilità di sviluppare comportamenti sensoriali atipici associati a disturbi dello sviluppo neurologico. Per esempio l’autismo e il disturbo da deficit di attenzione/iperattività. Leggere per credere.
Gli effetti di un “semplice” schermo sul cervello del bambino
L’équipe di ricercatori in questione ha analizzato i dati sulle abitudini di visione della televisione e di film di 1.471 bambini di età inferiore ai 2 anni, come riportato dai loro genitori. E ha appurato che i bambini di 1 anno a cui è stato concesso del tempo davanti allo schermo mostravano una probabilità maggiore del 105% di sviluppare problemi di elaborazione sensoriale a 33 mesi.
Questi soggetti erano più suscettibili di adottare comportamenti preoccupanti come distrarsi o mostrare una mancanza di interesse per le attività, rispondere lentamente agli stimoli, cercare stimoli ambientali più intensi o sentirsi sopraffatti da sensazioni come suoni forti o luci intense.
I ricercatori hanno constatato che la quantità di tempo trascorsa davanti a uno schermo ha un impatto diretto sullo sviluppo dei bambini. In particolare, ogni ora di visione di tv e altri contenuti digitali aumenta il rischio che sviluppino problemi sensoriali del 23% a 18 mesi, percentuale che scende al 20% a 24 mesi.
Conclusione: ai bambini di età inferiore ai 3 anni non dovrebbe essere consentito di passare neppure un minuto davanti a uno schermo. Mentre ai bambini dai 3 ai 5 anni dovrebbe essere concessa non più di un’ora al giorno. E invece, secondo una ricerca pubblicata su JAMA Pediatrics, i bambini di età pari o inferiore a 2 anni trascorrono in media 3 ore e 3 minuti al giorno davanti a uno schermo.
“La formazione e l’educazione dei genitori sono fondamentali per ridurre al minimo, o si spera anche evitare, il tempo trascorso davanti allo schermo nei bambini di età inferiore ai due anni”, dichiara l’autore senior dello studio, David Bennett, professore di psichiatria a Drexel, in Pennsylvania.