Dismorfismo corporeo, non si parla più di casi limitati, ma di un’epidemia silenziosa complice della società dell’apparenza: cosa sapere.
Chissà perché interessarsi su cosa sia il diabete o avere il colesterolo alto, siano informazioni recepite all’ordine del giorno, ma quando si tratta di tenere in considerazione malattie “diverse dall’ordinario” ci sono sempre molti stigma e paradigmi difficili da debellare. Ultimamente questioni come la depressione stanno sempre più avanzando nello scenario contemporaneo, ma molti disconoscono che nella quotidianità subentrano anche altre problematiche.
Il Dismorfismo corporeo è una di queste condizioni che avvilisce l’individuo, ma lo fa in maniera subdola. Bisogna stare attenti, perché tutto oggi è come se conducesse a svilupparne i sintomi, e quando si cronicizzano, avviene il peggio.
Disagio, incomprensione e penuria d’amore verso sé stessi, cos’è il dismorfismo corporeo? Parola quasi difficile da pronunciare, contraddistingue la dimensione della natura umana odierna. Le conseguenze di questa patologia sono complesse, dal momento in cui impediscono al soggetto di vivere una vita comune. Questo avviene poiché il malessere è così forte da compromettere le attività quotidiane dell’individuo. La domanda sorge spontanea: cos’è la persona se non vive la sua giornata con serenità?
Già le fonti di stress sono tante, se si aggiungono quelle di un disturbo mentale vero e proprio, ecco che la situazione non può che degenerare. Il punto è che la degenerazione di questo male è complessa da comprendere sia alle origini che nel suo corso. Ci sono dei campanelli d’allarme che divengono un grande aiuto per le persone care.
Dismorfismo corporeo, sintomi e caratteristiche: come capirne le cause
Come può una persona aiutare chi soffre di dismorfismo corporeo? Per prima cosa capire le fonti di disagio, e poi piano piano, senza giudicare, stare al fianco di chi ne soffre. Questo è molto importante perché il passo che poi determina lo sviluppo di malesseri ancor più profondi, è davvero pericoloso. Se è un problema psicologico, da cosa è causato? Ecco cosa dice la scienza, e come la psicologia entra in soccorso.
Il Dismorfismo corporeo è la preoccupazione costante della propria immagine. Il soggetto percepisce sé stesso con un’accezione del tutto negativa, solo per la presenza di difetti lievi o inesistenti. Appunto, nessuno è perfetto, specie nella società contemporanea nella quale si aspira a standard impossibili da raggiungere se non con l’intelligenza artificiale. Ma l’individuo in questione cade in un loop mentale nel quale non riconosce sé stesso, non si apprezza e a sua volta non sente lo stesso dal prossimo.
Come si fa a capire se si tratta di una piccola ossessione o di dismorfismo? Se oltre a compromettere alcune attività quotidiane importanti, seguono attacchi ansiosi e/o di panico. Essere un po’ vanitosi e osservarsi allo specchio non è un problema, ma farlo per ore, vedere difetti dove non ci sono o sono lievi, sono sintomi che determinano l’insorgere della malattia. Alla radice della patologia non c’è vanità, ma una problematica che secondo gli studiosi porta all’80% dei casi al suicidio.
Aspetto essenziale è che nel corso della malattia, il soggetto potrebbe sviluppare più disturbi, da quello alimentare, fino a depressione, attacchi di panico e altri stati psicologici alterati. Solo uno specialista può determinarne la condizione certa, ma c’è un aspetto ancora più complesso: chi ne soffre, si nasconde, perché prova vergogna per il proprio corpo.
Agire in tempo e stare accanto alla persona afflitta da dismorfismo corporeo è il primo passo della guarigione. Questa è contraddistinta da un percorso fatto di antidepressivi e terapia comportamentale, nel quale si può imparare a gestire un male così silenzioso.