In cosa consiste l’allineamento dei contributi, chi può effettuarlo e quali sono i benefici che comporta in termini pensionistici: scopriamolo insieme.
Com’è possibile ottenere una trattamento pensionistico più cospicuo? È una chimera irraggiungibile, soprattutto in tempi in cui sono in molti a temere di non riuscire nemmeno ad ottenerlo nel corso della propria vita, oppure esistono effettivamente strumenti che possano garantire aumenti reali e sostanziali aumenti dell’importo dell’assegno che giungerà con la pensione?
Ebbene, senz’altro è noto lo strumento del riscatto relativo al periodo di laurea, che può essere di tipo agevolato tramite l’INPS ed avvenire anche attraverso l’Enpam, ovvero l’Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza ai Medici, in modo specifico e differenziato in base a ciascun caso. Tuttavia è possibile ricorrere anche ad un altro strumento, assai meno noto: si tratta del cosiddetto allineamento dei contributi.
Lo strumento dell’allineamento dei contributi è a beneficio degli iscritti Enpam e consiste nell’allineare i contributi alla quota più alta versata durante i periodi lavorativi più proficui e dunque che hanno prodotto un reddito maggiore. In questo modo, garantire un importo maggiore dell’assegno pensionistico è dunque possibile. Entriamo ancor più nel dettaglio.
Criteri e requisiti per avanzare la domanda di allineamento
Per avanzare domanda di allineamento dei contributi e dunque ottenerlo, gli iscritti all’Ente Previdenziale Nazionale dell’Enpam non devono innanzitutto aver già compiuto l’età pensionabile nel momento in cui presentano la domanda; devono inoltre risultare in regola con il versamento di tutti gli eventuali riscatti in corso, senza aver rinunciato allo stesso riscatto da meno di due anni, e non aver avanzato domanda di pensione d’inabilità permanente ed assoluta.
Inoltre, gli iscritti devono aver maturato un’anzianità contributiva al fondo di almeno cinque anni ed il fondo per il quale si avanza la domanda di allineamento deve essere ancora attivo. Nel caso del fondo per i liberi professionisti, i contributi vengono allineati a quello più alto versato nel corso dell’ultimo triennio; nel caso, invece, del fondo per la medicina convenzionata ed accreditata, i contributi vengono allineati alla media annua di quelli versati negli ultimi tre anni.
Una volta ricevuta la domanda, in caso di accettazione gli uffici Enpam avanzeranno quindi una proposta ai richiedenti, i quali avranno 120 giorni – ovvero quattro mesi – per decidere se accettarla. I pagamenti, quindi, potranno essere effettuati o in un’unica soluzione il mese successivo rispetto all’accettazione, oppure in due rate semestrali, a Giugno e a Dicembre. Per maggiori approfondimenti e dettagli, è consigliabile contattare l’Enpam attraverso il sito web istituzionale oppure recandosi agli sportelli attivi sul territorio.
