Sanità in sciopero il prossimo 5 dicembre 2023, a rischio molti servizi. Quali saranno le ricadute sui cittadini?
C’è preoccupazione tra la cittadinanza: lo scioperò sarà nazionale e durerà 24 ore durante le quali potrebbero non essere garantiti tutti i servizi. Controllate quindi bene se avete delle visite da fare in ospedale quel giorno perché potreste essere costretti a spostarla.
Lo sciopero è stato indetto dalle sigle sindacali NURSING UP e ANAAO-ASSOMED e CIMO FESMED. Pertanto a scioperare saranno tutto il personale sanitario non medico, gli infermieri, il personale appartenente alla dirigenza medica, sanitaria, veterinaria, tecnica, amministrativa e professionale. Passata l’epidemia Covid, sembra ormai dimenticato il grande ruolo svolto da questi operatori durante quel periodo per fronteggiare gli effetti devastanti di quel periodo. I medici italiani protesteranno contro l’arrivo delle misure taglia-pensioni proclamata. Pare si tratti di un taglio dell’assegno previdenziale che va dal 5% al 25%.
Una stangata questa che colpirebbe 50 mila dipendenti. Sotto accusa anche le altre misure contenute nella legge di bilancio in discussione al Senato che per i sindacati non sarebbero in grado di risollevare le sorti del Sistema Sanitario Nazionale. Insomma, il mese di dicembre di preannuncia davvero pesante per queste categorie professionali che dopo tutti gli elogi degli anni passati oggi si ritrovano a dover subire questa riduzione della pensione. Inoltre, i camici bianchi protestano contro la mancata depenalizzazione dell’atto medico.
24 ore senza sanità: i servizi garantiti
Per non lasciare la popolazione senza un servizio sanitario pubblico per 24 ore, anche durante il sopra menzionato sciopero saranno garantiti i servizi minimi. In altre parole, potrebbero verificarsi disagi nella fornitura dei servizi sanitari territoriali e anche ospedaliero per attività programmate e prenotate. Per quanto riguarda i servizi diretti ai degenti, verrà data priorità alle emergenze e alla cura di malati non dimissibili e a quelli più gravi.
Insomma, in base alla normativa vigente saranno garantiti i servizi minimi essenziali del settore della Sanità, tra i quali ricordiamo:
- i servizi di assistenza domiciliare
- vigilanza veterinaria
- attività connesse funzionalità centrali termoidrauliche e impianti tecnologici
- attività di protezione civile
- attività di prevenzione urgente
- il Pronto Soccorso
La Legge di Bilancio 2024 continua dunque a far parlare di sé. Non ci resta che vedere le risposte del Governo targato Meloni: quel che è certo è che la disputa appare piuttosto accesa e che i medici sembrano decisi a incrociare le braccia fino alla approvazione di quello che chiedono a gran voce. Che cosa succederà? Davvero il reato l’atto medico sarà depenalizzato? Ma soprattutto, che cosa ne pensano di questo i cittadini? Tutte domande alle quali pare avremo presto una risposta.