Se soffri di pressione alta, sappi che ci sono delle agevolazioni ed esenzioni di cui puoi beneficiare nel 2024. Ecco di che cosa si tratta.
Il cuore è uno degli organi più importanti del nostro corpo, ed è essenziale per la nostra sopravvivenza che sia sano e forte.
Siamo noi a essere responsabili della nostra salute ed è importante che ce ne occupiamo nel giusto modo, facendo tutti i controlli necessari, curando la nostra alimentazione e quant’altro. Se l’ipertensione è molto alta, si corre il rischio di sviluppare malattie oppure che possa avere luogo qualcosa di molto grave, come un infarto.
Ecco perché, quando si verifica questa ipertensione, è importante monitorarla tramite gli appositi strumenti e in caso in cui si constati il pericolo, rivolgersi subito a un medico. Ci sono dei casi in cui la pressione alta è ritenuta invalidante, e quindi è possibile accedere a determinate agevolazioni ed esenzioni a livello medico. Scopriamo di cosa si tratta, in dettaglio.
Nel caso in cui si soffra di ipertensione, si può ricorrere alla Legge 104 quando questa provoca minorazione fisica, psico-sensoriale ecc. In sostanza, si dovrebbero avere difficoltà nell’apprendere, relazionarsi o integrarsi a livello lavorativo.
Si deve trattare di un tipo di invalidità prolungata nel tempo. In base a quanto è grave l’invalidità, che può essere non grave fino a superare i due terzi, si possono ricevere benefici di diverso genere. Tra le agevolazioni previste in questi contesti, ci possono essere permessi retribuiti mensili, agevolazioni fiscali per acquistare presidi medici e veicoli, ecc.
Quando si soffre di ipertensione, il lavoro del cuore si fa sempre più pesante. Secondo l’INPS, queste sono le percentuali di diminuzione della capacità lavorativa, in base a quanto è grave il disturbo. Se la pressione alta non è complicata, si avrà il 10% di invalidità; se l’ipertensione non è complicata e non è controllata da terapia, l’invalidità andrà dall’11 al 20%; se si aggrava, e quindi inizia a esserci un affaticamento del cuore, si andrà dal 21% al 30%
In caso di cardiopatia media, dal 31 al 50%; se la cardiopatia è medio-grave, si andrà dal 51 al 70%; se è grave, dal 71 all’80%; se è scompensata, la percentuale di invalidità sarà tra l’81 e il 100%. Se si soffre di ipertensione arteriosa si può accedere a esenzioni per prestazioni mediche, ottenibili presso la ASL di competenza, dietro presentazione di documenti che certifichino l’invalidità.
Se non ci sono danni d’organo, si possono ottenere esenzioni per esame urine, prelievo di sangue, radiografia torace, elettrocardiogramma, monitoraggio pressione. Se il danno d’organo c’è, si potrà essere esenti anche per varie visite, e per esami inerenti colesterolo, glucosio, sodio, trigliceridi, emocromo, ecocardiografia, holter cardiaco e molto altro ancora.
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