Sono sempre di più gli italiani vittime di truffe sulle assicurazioni auto. Ecco a cosa bisogna fare attenzione.
Continuano a salire i numeri riguardo alle truffe sull’assicurazione di moto e auto. Di sicuro complici sono le diverse compagnie assicurative che spendono decisamente poco per proteggere i clienti dalle probabili truffe. Infatti, in soli 12 mesi, sono stati 2,3 milioni gli italiani caduti nelle trappole, una situazione che ha visto una crescita del 300% a differenza dell’anno passato.
Ciò che ne ha conseguito sono state numerose somme sottratte in maniera illegale, una cifra che si aggira intorno ai 700 milioni di euro. Sono questi numeri diffusi da un’indagine commissionata da Facile.it. Ma qual è il modus operandi che fa sì che gli italiani cadano nel pieno di queste truffe? Scopriamolo insieme.
Nella maggior parte dei casi, la truffa che prende più piede è quella del falso call center che viene chiamato dai clienti nel momento in cui vanno alla ricerca di un numero online.
Di sicuro complice è anche il fatto che si cerca di risparmiare sempre di più, poiché sappiamo che durante gli ultimi 12 mesi i premi assicurativi hanno visto un aumento del 31,5% per le auto, mentre per le moto l’aumento è stato di 41,4%. Infatti i malfattori riescono a sfruttare questa situazione proponendo delle tariffe vantaggiose con pagamenti immediati.
Un’altra cosa molto importante da sapere è il fatto che il 42% dei casi di truffa è iniziato proprio attraverso una falsa e-mail che porta ad un sito clone. Nel 25% dei casi, il tutto ha avuto inizio da un finto call center, una modalità in forte aumento (quasi il doppio dell’anno precedente). Fanno seguito poi gli sms e il porta a porta, senza dimenticare le frodi tramite i social network e le varie app di messaggistica istantanea.
Andando ad analizzare i profili di coloro che sono stati truffati, attraverso un’indagine si è scoperto che sono caduti nella trappola soprattutto coloro che hanno tra i 25 e i 34 anni, una percentuale pari al 9,1% di vittime. È proprio nelle isole e al sud che si trovano la maggior parte dei truffati, lista a cui fanno seguito coloro che vivono nel centro Italia. Altro dato interessante è il fatto che il 7,8% dei truffati sono delle vittime laureate. In ogni caso si tratta di frodi denunciate soltanto dal 50% dei soggetti.
Tra coloro che hanno scelto di non sporgere denuncia troviamo il 31,3% che ha affermato di non averlo voluto fare poiché non aveva intenzione di farlo sapere ad amici o conoscenti, il 27,1% ha scelto di non farlo poiché si sentiva un ingenuo ad essere caduto nella trappola mentre il 20,8% afferma di non aver deciso di muoversi verso questa direzione poiché il danno economico non era così elevato.
In diminuzione è la percentuale di coloro che hanno scelto di non denunciare perché certi di non riuscire comunque a recuperare la cifra persa. Infatti, in base a ciò che afferma la polizia postale, sono molto basse le probabilità di riuscire a recuperare il denaro sottratto sulle carte di credito. Inoltre, per quanto riguarda le compagnie assicurative, sappiamo che queste fanno ben poco per proteggere gli utenti.
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