Il mercato immobiliare sta assistendo alla rapida diffusione dei contratti rent-to-buy, gli affitti con riscatto. Quali sono i vantaggi?
Non tutti hanno le risorse economiche necessarie per acquistare una casa e, dunque, devono ricorrere alla stipula di contratti di affitto. Con l’aumento dei tassi dei mutui e delle rate degli affitti, soprattutto nelle grandi città, nel 2023 si è diffuso il fenomeno dei contratti rent-to-buy, che prevedono una serie di benefici sia per gli inquilini sia per i proprietari.
Il rent-to-buy (affitto con riscatto) nasce dalla fusione di due contratti, ossia quello di locazione e quello di compravendita. Alla scadenza del contratto di locazione (che ha durata fissa), l’inquilino può scegliere di acquistare l’immobile, detraendo dal costo totale una parte dei canoni di affitto pagati.
Il successo dell’affitto con riscatto è dovuto proprio al fatto che si possono utilizzare i versamenti mensili effettuati negli anni, investendoli per comprare casa. Si tratta di un’ottima soluzione soprattutto per le famiglie che non hanno da parte molti risparmi e che non possono richiedere un mutuo.
Oltre a detrarre la somma pagata per l’affitto dal costo finale di vendita, permette di valutare attentamente se l’immobile è adatto alla proprie esigenze e costituisce un vantaggio nel caso in cui si voglia chiedere un prestito futuro. Le banche, infatti, considerano positivamente la circostanza che i richiedenti abbiano già versato una certa somma per riscattare l’immobile.
Il proprietario, invece, ha la certezza che i canoni di affitto mensili vengano pagati con regolarità, perché una delle condizioni per usufruire dell’opzione di acquisto è il rispetto di tutte le rate. L’inquilino è obbligato a versare un deposito compreso tra il 5% e il 10% del prezzo di vendita, che non può essere restituito. Di conseguenza, il proprietario ha una garanzia nei confronti di eventuali futuri inadempimenti.
L’affitto con riscatto presenta anche degli svantaggi, che vanno attentamente valutati prima di procedere con la stipula del contratto.
Nel caso di un calo dei prezzi del mercato immobiliare, gli inquilini non potranno beneficiarne, perché il prezzo finale dell’immobile viene stabilito con anticipo. Se, inoltre, alla fine si decide di non comprare la casa, l’acconto iniziale versato è perduto.
Ma tale contratto di affitto può comportare delle problematiche anche per il proprietario. Il pagamento dell’importo utile al riscatto da parte dell’inquilino, ad esempio, non avviene in un’unica soluzione ma in varie rate e, inoltre, il proprietario non può rincarare il prezzo dell’immobile nell’ipotesi di un aumento del valore di mercato, poiché il costo viene concordato al momento della stipula del contratto di affitto e rimane fisso.
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