Massima allerta, sul web e non solo. Tornano le truffe più che mai rischiose. Pochi secondi e ti rovinano la vita.
Il rischio truffa sul web e non solo è sempre più presente che mai. Negli anni, gli utenti hanno imparato a proprie spese a non fidarsi di comunicazioni dai toni troppo ottimistici, invitanti. Troppi i raggiri che in passato hanno letteralmente rovinato milioni di famiglie. Purtroppo, però, nonostante tutto, non sempre gli stessi cittadini riescono a stare alla larga da certi pericoli. In molti casi le modalità di approccio dei truffatori si ripetono come sempre e come sempre la vittima potenziale è li pronta a cascarci.
Gli ultimi tempi hanno visto periodicamente tornare le truffe classiche, ma nello stesso tempo ci sono state delle evoluzioni delle stesse e anche delle new entry, spesso anche più pericolose di quelle precedenti. La classica modalità consisteva e consiste in un testo dai toni accattivanti, convincere insomma l’utente a cliccare sul link presente per poi mettere le mani sui conti o sulle prepagate inserite in caso di spese di spedizione del fantomatico regalo promesso. Il tutto, tramite mail, sms o messaggi social.
Negli ultimi giorni una specifica tipologia di truffa è tornata alla ribalta più che mai, facendo letteralmente tremare i cittadini. In questo particolare caso, purtroppo non è possibile accorgersi, al momento, in nessun modo, di quello che sta realmente succedendo. I malintenzionati con questa operazione hanno letteralmente affinato ogni metodo.
Sportello bancomat, fessurina dove in genere si inserisce la carta per poi passare alle varie operazioni da compiere. Cosa hanno pensato i truffatori in questione, quelli che hanno sviluppato lo stratagemma del momento? Si sostituisce, in pratica, quella stessa fessurina, o meglio, la sua parte esterna con un lettore praticamente uguale.
Il malcapitato cittadino, una volta raggiunto il bancomat infilerà come sempre la carta nel suo apposito punto d’accesso, ma non saprà che proprio in quel momento qualcun altro sta leggendo tutte le informazioni sensibili della stessa carta. Il passo successivo è la clonazione dello stesso prodotto. Il cittadino, si accorgerà di essere stato truffato soltanto quando vedrà comparire sul proprio estratto specifiche spese o prelievi che non sono assolutamente stati effettuati da lui.
A quel punto la strada da percorrere è quella del blocco della carta e della denuncia. Massima allerta dunque, il rischio è sempre più che mai dietro l’angolo, in certe situazioni.
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