Scopri come ottenere la pensione dei tuoi sogni: tutto sulla pace contributiva. I requisiti e le strategie per recuperare i contributi mancanti e accedere alla pensione desiderata.
Immaginatevi di festeggiare il 67° compleanno solo per scoprire di aver versato meno di 20 anni di contributi, rendendovi ineleggibili per la pensione di vecchiaia. O magari di trovarsi a meno di 42 anni e 10 mesi di contributi per le pensioni anticipate, o ancora sotto i 35 anni richiesti per i lavori usuranti. In questi scenari, cosa possono fare gli individui?
La risposta potrebbe essere più semplice di quanto pensino: basta trovare il modo di aggiungere contributi. A partire dal 2024, per alcuni lavoratori, ci saranno due nuove vie: continuare a lavorare per raggiungere il tetto contributivo previsto o optare per la nuova opzione della “pace contributiva”.
La pace contributiva, in vigore in via sperimentale nel biennio 2024/2025, offre la possibilità di coprire fino a 5 anni di contributi mancati tra il primo e l’ultimo anno di versamento. Questa misura è particolarmente vantaggiosa per coprire periodi di aspettativa, inoccupazione o i mesi tra un lavoro e l’altro. È un’occasione unica anche per chi ha periodi di studio non riscattabili tramite il riscatto di laurea, ad esempio a causa di anni fuori corso o di un master non riscattabile.
Ma quali sono i requisiti per beneficiare di questa opportunità? Il principale è non avere anzianità contributiva entro il 31 dicembre 1995. Se l’individuo ha versato anche solo un contributo prima del 1996, è escluso da questa facoltà. Inoltre, la pace contributiva riguarda solo i periodi senza contributi, non coprendo periodi non coperti a causa di problemi con i datori di lavoro.
La procedura di richiesta non è automatica: l‘interessato deve fare richiesta quando la misura entra in vigore. Il pagamento può avvenire in un’unica soluzione o tariffa, con la possibilità di versare fino a 120 rate mensili senza interessi. Per agevolare ulteriormente i beneficiari, gli oneri del riscatto potranno essere scaricati nei modelli 730 o nei modelli Redditi PF, consentendo di recuperare il 50% di quanto speso in 5 annualità di dichiarazione dei redditi. Questo significa una detrazione d’imposta distribuita in 5 rate annuali di pari importo.
In attesa della definitiva approvazione della legge di bilancio, le agevolazioni previste dovrebbero essere simili a quelle del passato. Inoltre, i contributi recuperati saranno utili sia per maturare il diritto a una pensione che per calcolare l’importo della pensione stessa.
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